Un motivo in più per mettersi a stecchetto. Con una bella sforbiciata alle calorie, infatti, si può migliorare la memoria, ma anche prevenire o ritardare l'insorgenza dell'Alzheimer e di altre forme di demenza che possono incalzare con il trascorrere degli anni. Lo sostiene uno studio della University of Munster, che ha guadagnato le pagine delle rivista Pnas.
E che promette, numeri alla mano, di diventare un bell'incitamento per tenere lontani i più golosi dalla buona tavola. Gli studiosi tedeschi hanno lavorato su un campione di 50 volontari, in media sessantenni, dividendoli in tre gruppi: il primo è stato affidato a un dietista affinché riducesse di un terzo le calorie ingerite quotidianamente; per il secondo gruppo non è stata prevista alcuna restrizione alimentare; al terzo sono state assegnate maggiori quantità di cibo da ingurgitare contenente acidi grassi insaturi, tipo olio d'oliva e pesce. Al termine di tre mesi di sperimentazione, l'ultimo gruppo non ha registrato alcun miglioramento sul piano della memoria.
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