Per il Direttore del Centro Mauro Salizzoni raggiunto il traguardo dei 3mila interventi
Il Centro trapianti di fegato dell'ospedale Molinette di Torino, diretto dal professor Mauro Salizzoni, taglia il traguardo dei 3 mila trapianti. Il primo nell'ottobre 1990 su un uomo di 44 anni, l'ultimo questa mattina su un 55enne affetto da cirrosi. Un record che fa del centro piemontese il primo in Europa, e tra i primi al mondo, per numero di trapianti e per sopravvivenza. A distanza di 10 anni dal trapianto 73 pazienti su 100 continuano ad essere vivi, traguardo insperato per malattie che lasciano pochi mesi.
Dalla nascita del centro ad oggi, il 5% sono stati i trapianti di solo una parte del fegato, di cui 14 da donatore vivente; 2% quelli in cui oltre al fegato si è trapiantato in contemporanea un altro organo, 7% sono i trapianti cosiddetti domino (il fegato nativo di un primo ricevente è stato poi trapiantato ad un secondo ricevente); 8% sono i ritrapianti.
Dal 1993 ad oggi sono stati trapiantati 166 pazienti in età pediatrica (6% dell'attività totale), con fegato intero o split. Al luglio 2017 sono in lista di attesa per il trapianto di fegato presso il Centro di Torino una ottantina di pazienti: il tempo medio di attesa è pari a pochi mesi.
"Mi riempie di soddisfazione ciò che è stato fatto, e non è questa la sola vetta di eccellenza che la sanità piemontese ha raggiunto non solo dal punto di vista della qualità ma anche da quello della quantità". Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino commenta così, a margine della firma di una convenzione con la Compagnia di San Paolo, il trapianto di fegato numero 3.000 eseguito oggi all'ospedale Molinette di Torino.
"Questo risultato colloca il centro di trapianti delle Molinette tra i primi 4-5 centri al mondo - aggiunge -. Voglio davvero esprimere la massima soddisfazione e gratitudine a Salizzoni, alla sua equipe, e a tutti gli operatori della Città della Salute di Torino, perché i risultati di questa portata si raggiungono lavorando tutti insieme".
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