Una piccola molla metallica circolare frutto di una ricerca italiana durata sette anni e costata finora un milione e mezzo di euro garantirà la contrattilità del cuore e manterrà integra la sua funzione di pompa nelle persone affette da insufficienza mitralica.
Lo promette una sperimentazione eseguita su 10 pecore sane sottoposte all' impianto chirurgico della molla e pubblicata sul Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery. L'idea della molla elicoidale, alla vista simile a quella che garantisce lo scatto del refil di una biro automatica, è di due cardiochirurghi bergamaschi: Paolo Ferrazzi, direttore della Cardiochirurgia agli Ospedali Riuniti di Bergamo e il suo collega Eugenio Quaini consulente scientifico presso il Dipartimento cardiovascolare degli stessi Riuniti. ''Per correggere il prolasso della valvola mitralica, fra l'atrio e il ventricolo sinistro, oggi si utilizzano - spiega Quaini - anelli rigidi, semirigidi o flessibili, che non garantiscono nel tempo una buon esito dell'intervento.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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