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Arriva la molla salva-cuore

Cardiologia Redazione DottNet | 13/02/2009 13:39

Una piccola molla metallica circolare frutto di una ricerca italiana durata sette anni e costata finora un milione e mezzo di euro garantirà la contrattilità del cuore e manterrà integra la sua funzione di pompa nelle persone affette da insufficienza mitralica.

 Lo promette una sperimentazione eseguita su 10 pecore sane sottoposte all' impianto chirurgico della molla e pubblicata sul Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery. L'idea della molla elicoidale, alla vista simile a quella che garantisce lo scatto del refil di una biro automatica, è di due cardiochirurghi bergamaschi: Paolo Ferrazzi, direttore della Cardiochirurgia agli Ospedali Riuniti di Bergamo e il suo collega Eugenio Quaini consulente scientifico presso il Dipartimento cardiovascolare degli stessi Riuniti. ''Per correggere il prolasso della valvola mitralica, fra l'atrio e il ventricolo sinistro, oggi si utilizzano - spiega Quaini - anelli rigidi, semirigidi o flessibili, che non garantiscono nel tempo una buon esito dell'intervento.

L'idea -continua il cardiochirurgo - era quella di avere un anello elastico, utilizzabile anche nel ventricolo per garantirne la contrattilità quando l'insufficienza della valvola mitralica si accompagna alla dilatazione del ventricolo, o anche nei casi di scompenso cardiaco successivi ad infarto''.

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Ferrazzi e Quaini si sono rivoli a ditte americane, ma con sorpresa si sono sentiti rispondere che in Italia, proprio in provincia di Bergamo c'era il Mollificio MSA S.Ambrogio che faceva al caso loro. E' stata quindi creata una società insieme all'Ad del mollificio Mario Sangalli, cui si è unito Aldo Cerruti, presidente della società biomedicale Ab-Medica. Dopo anni di progettazione e sperimentazione di prototipi, la molla con le caratteristiche richieste è stata realizzata e certificata presso l'Istituto Superiore di Sanità, le autorità europee e la Fda in Usa. Nel novembre scorso si è giunti alla sperimentazione sulle pecore, le cui condizioni fisiche sono tuttora eccellenti. La sperimentazione sull'uomo è prevista per l'autunno prossimo.

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