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Lui, lei e il diabete, "terapia di coppia" aiuta 90% malati

Diabetologia Redazione DottNet | 24/02/2009 12:39

Contro il diabete l'unione fa la forza. E il numero perfetto è il due: il malato e il familiare che lo assiste ogni giorno, donna 6 volte su 10, che insieme riescono a gestire meglio la terapia con benefici dichiarati dal 90% dei pazienti. A promuovere la 'terapia di coppia' contro la malattia del sangue dolce, che nella Penisola colpisce circa 4 milioni di persone di cui un milione ancora senza diagnosi, è un'indagine condotta da Gfk Eurisko per il gruppo farmaceutico Novartis.
 

La ricerca è stata presentata a Milano, in occasione del lancio italiano di una pillola antidiabete che abbina due principi attivi in un'unica compressa (vildagliptin e metformina), e della campagna 'Due in uno. Combinazione vincente contro il diabete'. Un'alleanza al femminile tra Fand (Associazione italiana diabetici) e Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna), che organizzeranno incontri per i pazienti e i 'caregiver'.
L'indagine ha coinvolto 900 malati di diabete e 100 caregiver che li assistono, rilevando che quando ha accanto un 'angelo custode' il paziente sta meglio sia nel corpo sia nell'anima: è più soddisfatto di se stesso e della sua vita (il doppio rispetto a chi lotta da solo), è meno ansioso (68% degli 'accoppiati' contro il 64% dei 'solitari') ed è più attivo (63% contro 56%).

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Il 76% dei malati fiancheggiati da un caregiver si ricorda sempre di assumere i suoi farmaci; il 72% segue una dieta ad hoc che nel 74% dei casi viene adottata 'per solidarietà' dall'intera famiglia; il 55% pratica attività fisica e il 50% viene accompagnato dal suo assistente alle visite di controllo. In generale, combattere la malattia in due permette al paziente di trovare risposte ai suoi bisogni, messi nero su bianco da un forum online condotto su 25 diabetici. Fra le necessità più urgenti degli intervistati c'è quella di avere un sostegno nell'elaborazione della diagnosi, e di essere motivati in modo da poter guardare al futuro 'pensando positivo'.
 

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