Canali Minisiti ECM

Poco iodio nella dieta, arriva la soia biofortificata

Nutrizione Redazione DottNet | 17/11/2017 17:50

Primi esperimenti di successo alla Scuola Sant'Anna di Pisa

L'Italia è uno dei paesi europei dove è presente una moderata carenza di iodio, elemento nutrizionale che, se non assunto nelle corrette quantità giornaliere, può avere ripercussioni sulla salute delle persone e degli animali.    Il dato è emerso oggi a Pisa, durante il primo convegno internazionale della World Iodine Association, promosso in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna e il PlantLab dell'istituto di Scienze della Vita dello stesso ateneo.

    Una delle soluzioni è la biofortificazione dei prodotti alimentari e dei prodotti agricoli che rappresenta un nuovo modo per raggiungere in maniera efficace tutta la popolazione. "Con questo termine - spiega Attilio Caligiani, direttore generale della World Iodine Association - si fa riferimento alla possibilità di aumentare la concentrazione di un certo micronutriente, come lo iodio, all'interno di frutta e verdura".

pubblicità

Un primo esempio di alimento biofortificato arriva dall'Italia e in particolare dagli studi sulla soia del gruppo di Pierdomenico Perata, rettore della Sant'Anna di Pisa e coordinatore del PlantLab. La ricerca ha dimostrato che la soia è un'ottima accumulatrice di iodio. Una sola applicazione fogliare di Iodato di potassio (KIO3), somministrato a bassissime concentrazioni (10 ml di KIO3 10 µM/pianta) durante la fase vegetativa è stata sufficiente per raddoppiare il contenuto di iodio nei semi di soia senza alterare i parametri produttivi. "La soia biofortificata con lo iodio - spiega Perata - offre una soluzione per raggiungere il corretto approvvigionamento di questo elemento essenziale nella dieta animale, arricchendone quindi anche i derivati come latte e formaggi, e in quella umana". Ora è però necessario realizzare linee guida internazionali per fornire indicazioni precise per la standardizzazione dei processi di biofortificazione delle specie di maggior interesse.

Commenti

I Correlati

All’Ame update il punto sui nuovi agonisti recettore Glp-1 e il dual agonist che stanno cambiando approccio di cura

Report Aletheia, eccesso cibi ultra-formulati. Partire da scuole

Fermentazione e microbiota intestinale: nuovi sviluppi confermano un significativo impatto prebiotico e antiinfiammatorio

Importante nella dieta di nove su dieci, boom tra gli under 30

Ti potrebbero interessare

La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight

I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D

Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid

La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno

Ultime News

Più letti