Se il bebè nasce in un periodo dell'anno in cui i pollini nell'aria sono abbondanti o l'ambiente è più ricco di muffe, il rischio che sviluppi sintomi precoci di asma aumenta. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'università di Berkeley, in California (Usa), che hanno evidenziato come i piccoli venuti alla luce nella stagione delle muffe, che generalmente corrisponde ai mesi autunnali e invernali, siano addirittura tre volte più esposti al pericolo di dover fare i conti con il respiro affannoso, segnale precoce di asma, entro l'età di due anni.
Come riporta la rivista 'Thorax', numerosi fattori possono essere collegati con l'insorgenza della malattia respiratoria, compresi quelli ereditari o quelli legati all'esposizione all'inquinamento, al pelo di animale o al fumo di sigaretta. Uno studio del 2008 aveva già dimostrato che i bambini nati in autunno sono più esposti al rischio di asma, ma la spiegazione che gli autori avevano addotto era riconducibile all'esposizione precoce ai virus respiratori, poiché si tratta del periodo di 'picco' dell'influenza stagionale. "Nella nostra indagine, invece - spiega Kim Harley, esperta del team californiano - abbiamo affrontato la questione da un diverso punto di vista, analizzando la concentrazione di pollini e spore fungine nell'ambiente e collegando la presenza di allergeni al pericolo di asma quando si nasce in determinati periodo dell'anno".
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
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