Ammontano a 10 milioni di euro le risorse, già disponibili, che il ministero del Welfare vuole investire per rafforzare la rete nazionale esistente delle bio-banche di sangue cordonale, per gestirle meglio a livello logistico e organizzativo.
Lo ha annunciato l'ufficio del sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, durante il convegno organizzato a Roma dall'Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale (Adisco). Con l'ultimo decreto Milleproroghe hya fatto sapere il sottosegretario è stato stabilito che la rete di raccolta e donazione delle cellule staminali da cordone ombelicale sarà solo pubblica, dunque all'interno del Ssn, così come già avviene per il sangue e il trapianto di organi. In Italia è vietata la raccolta del cordone ombelicale da bio-banche private, e per la conservazione a fine autologo. Nel nostro Paese, come conferma l'ordinanza del Ministero del Welfare del 29 febbraio scorso, è possibile conservare il sangue da cordone ombelicale solo per la donazione ad altre persone, cioè ad uso allogenico, o per uso dedicato al neonato o consanguineo con una patologia in atto al momento della raccolta del cordone.
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