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Dosi decrescenti di fluconazolo nel mantenimento della candidosi vulvovaginale ricorrente

Ginecologia Redazione DottNet | 16/03/2009 16:20

Sebbene molte donne affette da candidosi vulvovaginale recidivante inizialmente trovano beneficio dai trattamenti profilattici con vari agenti antimicotici, in molti casi a seguito della sospensione della terapia si sviluppano recidive. In uno studio clinico condotto su 136 donne affette da candidosi vaginale recidivante, è stata valutata l’efficacia e la sicurezza di un trattamento profilattico individuale e a dosi decrescenti di fluconazolo.

 

Dopo una dose di carico di 600mg di fluconazolo somministrato nella prima settimana, 117 donne sono state assegnate alla terapia di mantenimento: fluconazolo 200mg a settimana per 2 mesi seguiti da 200mg due volte al mese per 4 mesi e 200mg una volta al mese per 6 mesi, a seconda della risposta individuale al trattamento. In tutte le donne sono state analizzate eventuali recidive con microscopia e coltura vaginale, ogni mese per i primi 6 mesi e ogni 2 mesi nei successivi 6 mesi. A questo punto, sono passate alla fase successiva del trattamento, solo quelle pazienti che non presentavano sintomi e che avevano riportato esito negativo al microscopio e all’analisi microbiologica.

101 donne (90%) dopo 6 mesi di trattamento non presentavano più i sintomi della candidosi e 80 donne (77%) dopo 1 anno di trattamento risultavano asintomatiche. L’incidenza settimanale della prima recidiva è stata dello 0.5% e la percentuale di nuove recidive è stata dell’1% a settimana. Non sono stati riscontrati gravi effetti collaterali. In conclusione, la terapia di mantenimento, individuale e a dosi decrescenti con fluconalozo somministrato per via orale, rappresenta un regime terapeutico efficace nel prevenire le recidive in donne affette da candidosi vulvovaginale recidivante.
 

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