Si riducono i 'tempi morti' che si creano tra la prescrizione da parte del medico di medicina generale, la prenotazione al Cup, e l'accesso all'ambulatorio specialistico
Meno liste d'attesa e pazienti che vanno in altre regioni per farsi fare visite ed esami: questi gli obiettivi del progetto avviato dal novembre 2016 dall'Asl 5 Spezzino di La Spezia, che ha permesso ai medici di base di prenotare direttamente le prestazioni per i loro assistiti. L'iniziativa è stata presentata a Roma alla prima Convention del Management della sanità organizzata dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere). "Da noi c'è sempre stata una forte mobilità verso le strutture sanitarie della Toscana. Volevamo dare un segnale di cambiamento - spiega Maria Antonietta Banchero, direttore sanitario aziendale - Anche noi abbiamo professionisti altrettanto validi".
Così, per ridurre i 'tempi morti' che si creano tra la prescrizione da parte del medico di medicina generale, la prenotazione al Cup, e l'accesso all'ambulatorio specialistico, l'Asl ha cercato di rendere più veloce il percorso.
"I medici di famiglia possono visualizzare le nostre agende ospedaliere, anche oltre la priorità che mettono sulla ricetta - prosegue Banchero - e possono prenotare direttamente alcuni esami. Abbiamo ampliato questo sistema anche alle visite specialistiche cardiologiche, ortopediche e oculistiche, e ad alcuni esami collegati, tra cui la radiografia del torace, l'ecocardiogramma o l'ecocolordoppler". Alla fine di questo percorso il paziente verrà rinviato al medico di famiglia, o segnalato all'ospedale di competenza per eventuali ulteriori indagini (coronarografia, pace maker, intervento di protesica, vitrectomia, ecc), grazie al "filo rosso diretto" tra lo specialista e il direttore di struttura. Dall'inizio del progetto sono state erogate circa 20.000 prestazioni in questo modo. Nel primo anno e secondo anno di sperimentazione la mobilità passiva per gli esami di diagnostica per immagine è calata di circa 504.000 euro, a fronte di un investimento dell'Asl di circa 220.000 euro, mentre i tempi di attesa per esami e visite ortopediche e cardiologiche sono rientrati nei limiti di legge. "Cercheremo di allargare il progetto - conclude - a tutti i 180 medici di base".
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