Invece i comuni integratori di olio di pesce sono inefficaci
Un grasso buono del pesce - l'omega-3 'EPA' altamente purificato - ad alte dosi (4 grammi al dì) protegge in modo rilevante da infarto e ictus individui ad alto rischio. A riabilitare in parte gli omega-3 è un maxi-studio (REDUCE-IT) pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato al congresso dell'American Heart Association (AHA) a Chicago. Solo pochi mesi fa un altro studio, della Cochrane Library, smentiva l'efficacia preventiva degli integratori a base di omega-3. Sembrerebbero decisive la dose e il complesso processo di purificazione di EPA che, spiega l'autore Deepak Bhatt della Harvard Medical School di Boston, fanno dell'olio del pesce un vero e proprio nuovo farmaco salva-cuore con un impatto potenziale pari a quello delle statine per il colesterolo alto.
Il farmaco è stato testato coinvolgendo 8.179 pazienti ad alto rischio cardiovascolare: tutti avevano i trigliceridi alti, e/o diabete e la gran parte arterosclerosi, con precedenti di infarto o ictus.
fonte: New England Journal of Medicine
Partendo dall’analisi di oltre 3.800 studi clinici, sono state redatte 81 raccomandazioni che spaziano dall’ambito cardiovascolare all’oncologia, dalle malattie metaboliche ai disturbi neurodegenerativi
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
Allo stroke sopravvivono 45mila pazienti, che si trovano però a fare i conti con deficit motori (il 40% di loro) e cognitivi (più del 50%)
Gli effetti positivi da un regime ricco di verdure, fibre e cibi fermentati: la ricerca condotta in Tanzania con partner internazionali di Bonn e Firenze
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
Commenti