Canali Minisiti ECM

Nopal fonte di calcio per chi è intollerante al lattosio

Nutrizione Redazione DottNet | 19/11/2018 17:46

Sviluppata in Argentina una formulazione in snack

 Una pianta che in Europa è venduta come integratore per spezzare la fame, il nopal (un cactus tipico dell'America Latina), se consumata in barrette, snack e patatine, può essere una soluzione per assumere calcio per chi è intollerante al lattosio o per chi è vegano. E' quanto emerge da un lavoro realizzato dall'Università Argentina de la Empresa. Nell'ateneo, infatti, si sono messi a sviluppare alcuni snack con questa pianta.  Il nopal, spiega Marta Gozzi, una delle ricercatrici che ha condotto l'analisi, ha un "alto contenuto di fibra alimentare, minerali e vitamine A, B1, B2, B3 e C.

Questi nutrienti, in particolare minerali, hanno un elevato contenuto di calcio che riduce il rischio di malattie delle ossa e favorisce la coagulazione del sangue". Lo studio ha coinvolto sia le nopal crude sia quelle bollite ed è emerso come possano essere considerate come una possibile fonte di calcio. Lo studio ha analizzato anche il contenuto del minerale con la relazione con gli ossalati, composti che inibiscono il calcio e che si trovano in tutte le verdure.

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Il “modello siciliano” può essere facilmente replicabile su scala nazionale basandosi su di una sana alimentazione e di una corretta attività fisica all’insegna dei “valori” della Dieta Mediterranea

Partendo dall’analisi di oltre 3.800 studi clinici, sono state redatte 81 raccomandazioni che spaziano dall’ambito cardiovascolare all’oncologia, dalle malattie metaboliche ai disturbi neurodegenerativi

Gli effetti positivi da un regime ricco di verdure, fibre e cibi fermentati: la ricerca condotta in Tanzania con partner internazionali di Bonn e Firenze

Uno studio ha evidenziato benefici con la diminuzione dell'apporto calorico a circa 500 kcal al giorno per tre volte la settimana e un'alimentazione normale nel resto dei giorni

Ti potrebbero interessare

La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight

I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D

Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid

La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno

Ultime News

Più letti