Speranze contro il diabete di tipo II arrivano dalla pelle di una rana 'che rimpicciolisce'. Un composto isolato da una speciale rana sudamericana, infatti, stimola il rilascio di insulina. L'animaletto ha una curiosa caratteristica: da girino cresce fino a 27 centimetri, poi però si 'restringe', e in età adulta arriva appena a 4 cm.
La versione sintetica del composto nel mirino - chiamato pseudin-2 - potrebbe essere usata per produrre nuovi farmaci, hanno detto i ricercatori dell'University of Ulster e dell'United Arab Emirates University, autori di uno studio che ha testato una versione sintetica del composto (che originariamente protegge la singolare rana dalle infezioni). La ricerca, riferisce la Bbc online, è stata presentata in occasione della conferenza annuale di Diabetes Uk.
Il team ha scoperto che, in laboratorio, il composto stimola la secrezione di insulina nelle cellule pancreatiche. Non solo, ma la speciale sostanza non ha effetti tossici su queste cellule, e la sua efficacia è risultata superiore rispetto alla versione naturale del composto.
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
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In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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