Canali Minisiti ECM

Fumare più di 20 sigarette al giorno mette a rischio vista

Psichiatria Redazione DottNet | 18/02/2019 13:30

Indebolisce la capacità di discriminare bene contrasti e colori

Fumare più di 20 sigarette al giorno può danneggiare anche la vista, oltre che la salute di cuore e polmoni. In particolare, si indebolisce la capacità di discriminare bene contrasti e colori. Lo rileva una ricerca della Rutgers University, pubblicata su Psychiatry Research. Per lo studio sono state analizzate 71 persone sane, 8 che fumavano molto poco (meno di 15 sigarette nella loro vita) e 63 che fumavano più di 20 sigarette al giorno, avevano una dipendenza da nicotina e non mostravano segni di voler smettere. I partecipanti avevano un'età compresa tra 25 e 45 anni e avevano una vista normale o corretta rispetto alla norma.

I ricercatori hanno esaminato il modo in cui hanno discriminato i livelli di contrasto (sottili differenze di ombreggiatura) e i colori seduti a 149 centimetri da un monitor a tubo catodico da 19 pollici che mostrava loro degli stimoli.

  I risultati hanno indicato cambiamenti significativi nei fumatori relativamente alla visione dei colori rosso-verde e blu-giallo, il che suggerisce che il consumo di sostanze con prodotti chimici neurotossici, come quelle contenute nelle sigarette, può causare una perdita generale della visione del colore. Dalla ricerca emerge anche che i forti fumatori hanno una ridotta capacità di discriminare contrasti e colori rispetto ai non fumatori. Già precedenti studi avevano indicato il fumo come fattore che aumenta i rischi per la vista, in particolare aumentando le probabilità di sviluppare degenerazione maculare legata all'età.

pubblicità

Sebbene la ricerca non fornisca una spiegazione fisiologica per i risultati, il team di studiosi che l'ha condotta afferma che dal momento che la nicotina e il fumo danneggiano il sistema vascolare, lo studio suggerisce che ad essere danneggiati sono anche i vasi sanguigni e i neuroni nella retina.

fonte: Psychiatry Research

Commenti

I Correlati

Ricerca Usa, anche sonno e dispositivi rubano la concentrazione

Ettore: "Esistono sintomi specifici e riconoscibili che permettono una diagnosi più precisa, quali il disordine nella relazione madre-bambino, il disturbo da stress e i disturbi da ansia"

Con la pandemia di Covid19 i casi di ansia e depressione sono aumentati del 25%. Nella Regione europea dell'Oms, le ripercussioni sono visibili soprattutto tra le fasce più vulnerabili

La ricerca sfida il dogma, ma gli scienziati avvertono: "Isolamento resta problema benessere psicologico per anziani"

Ti potrebbero interessare

Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”

"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"

Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"

Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale

Ultime News

Più letti