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Il vino rosso bevuto con moderazione tutela l'intestino

Gastroenterologia Redazione DottNet | 30/08/2019 10:48

Aumenta la varietà dei batteri, basta berlo ogni 15 giorni

Il vino rosso è amico dell'intestino, più di altre bevande alcoliche. Aumenta la varietà dei batteri che lo abitano, il cosiddetto microbioma, e aiuta a ridurre i livelli di obesità e colesterolo cattivo. Lo rileva uno studio del King's College di Londra, pubblicato sulla rivista Gastroenterology, che però punta sulla moderazione: secondo i ricercatori, i benefici si possono ricavare anche da un solo bicchiere ogni 15 giorni.    Gli effetti del vino rosso sull'intestino sono stati analizzati su tre diversi gruppi di circa tremila persone nel Regno Unito, in Olanda e negli Usa, e dalla ricerca è emerso che il microbioma intestinale dei bevitori di vino rosso era più diversificato di quello di chi non lo beveva, mentre ciò non è stato osservato con il consumo di vino bianco, birra o liquori. 

Gli autori ritengono che il motivo principale dei benefici sia dovuto ai numerosi polifenoli nel vino rosso, cioè sostanze chimiche di difesa che hanno molte proprietà benefiche (inclusa quella antiossidante) e agiscono principalmente come 'carburante' per i microbi presenti nel nostro sistema intestinale. "Questa ricerca - spiega l'autore principale Tim Spector - fornisce approfondimenti sul fatto che gli alti livelli di polifenoli nella buccia dell'uva potrebbero essere responsabili di molti dei dibattuti benefici per la salute se si beve con moderazione". Lo studio ha anche scoperto che il consumo di vino rosso era associato a livelli più bassi di obesità e colesterolo "cattivo". "Bere vino rosso una volta ogni tanto - è il consiglio di Caroline Le Roy, prima autrice dello studio - ad esempio ogni due settimane, sembra essere sufficiente per osservare un effetto".

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fonte: Gastroenterology

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