Le attuali linee guida sul trattamento cardiologico dei pazienti da sottoporre ad interventi di chirurgia non cardiaca suggeriscono la somministrazione generalizzata di betabloccanti.
I dati che hanno portato a questa indicazione sono stati rivisitati criticamente dagli autori di questo lavoro multicentrico pubblicato su LANCET. Questi puntano il dito contro l'affermazione che i betabloccanti, nel periodo perioperatorio, hanno grande beneficio con poco rischio di effetti collaterali. Lo studio POISE è uno studio randomizzato in doppio cieco che ha incluso oltre 8000 pazienti in circa 190 centri ed in 23 paesi diversi. I pazienti inclusi erano sottoposti a vari tipi di interventi chirurgici avevano un rischio di cardiopatia ischemica ed aterosclerosi ma non erano portatori di nota cardiopatia ischemica e non erano in trattamento cronico con betabloccanti prima dell'intervento. I pazienti arruolati nel gruppo betabloccante venivano trattati prima dell'intervento con metoprololo a rilascio controllato.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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