E' la conclusione dello studio neozelandese pubblicato su British Medical Journal. Gli autori hanno incluso nello studio 1470 donne in apparente buono stato di salute di età media 74 anni e randomizzate al trattamento suppletivo con 1 g/die di calcio oppure placebo per un periodo di follow up di circa 5 anni.
L'end point dello studio era centrato sugli eventi cardiovascolari in particolare, infarto, morte improvvisa, stroke o la combinazione di tutti gli eventi vascolari. Le pazienti trattate con supplementi di calcio mostravano un significativo aumento del rischio di infarto miocardico e di strokes. Questi risultati sono stati del tutto inattesi sia dagli autori dello studio che dalla comunità scientifica. Infatti altri studi in passato avevano mostrato un benefico effetto cardiovascolare dei supplementi di calcio. Il supplemento di calcio e di vitamina D è un trattamento farmacologico spesso prescritto per combattere il riassorbimento osseo tipico della osteoporosi della donna anziana.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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