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Il supplemento di calcio nelle donne in menopausa può provocare attacchi cardiaci

Cardiologia Redazione DottNet | 04/08/2008 12:39

E' la conclusione dello studio neozelandese pubblicato su British Medical Journal. Gli autori hanno incluso nello studio 1470 donne in apparente buono stato di salute di età media 74 anni e randomizzate al trattamento suppletivo con 1 g/die di calcio oppure placebo per un periodo di follow up di circa 5 anni.

L'end point dello studio era centrato sugli eventi cardiovascolari in particolare, infarto, morte improvvisa, stroke o la combinazione di tutti gli eventi vascolari. Le pazienti trattate con supplementi di calcio mostravano un significativo aumento del rischio di infarto miocardico e di strokes. Questi risultati sono stati del tutto inattesi sia dagli autori dello studio che dalla comunità scientifica. Infatti altri studi in passato avevano mostrato un benefico effetto cardiovascolare dei supplementi di calcio. Il supplemento di calcio e di vitamina D è un trattamento farmacologico spesso prescritto per combattere il riassorbimento osseo tipico della osteoporosi della donna anziana.

Il trattamento con calcio alla dose di 1 g/die ha effettivamente ridotto il riassorbimento osseo in misura superiore alla dose di 500 mg/ die tradizionalmente usata in altri studi. L'uso di dosaggi maggiori di calcio, la particolare formulazione solubile del calcio usata nello studio, la popolazione con età più avanzata e la durata maggiore dello studio sono tutti fattori che potrebbero aver determinato un aumento degli eventi cardiovascolari rispetto agli studi precedenti.

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In conclusione lo studio getta alcune ombre su questa terapia suppletiva generalizzata e permette di fare alcune considerazioni. Il trattamento con supplementi di calcio alla dose di 1g/die è un trattamento attivo a tutti gli effetti e come tale va prescritto solo alle persone realmente a rischio di osteoporosi e non a tutte le donne in menopausa. Particolare attenzione va posta alle pazienti anziane soprattuto se già hanno sofferto di patologie cardiache. Ulteriori studi sono necessari per chiarire meglio i dubbi emersi dallo studio
 

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