Donne a rischio cuore. Le malattie cardiovascolari, contrariamente al luogo comune che le vuole maggiormente diffuse tra gli uomini, uccidono infatti ben una donna su tre e rappresentano la prima causa di mortalità nelle donne dopo i 50 anni di età. Eppure meno del 50% della popolazione femminile ne è consapevole.
A puntare gli occhi sul cuore delle donne sono i cardiologi: la prevenzione, avvertono, è la vera arma vincente. A dimostrare come il cuore sia il 'tallone d'Achille' per le donne, e non rappresenti solo un problema maschile, sono anche i risultati del progetto 'La donna di cuore' presentati dalla Società italiana di cardiologia (Sic). Il progetto si è concluso nel 2008 (ma già si lavora ad una nuova edizione): promosso da Sic, Società Acaya, Coop e Boehringer Ingelheim, ha consentito di valutare le condizioni di 4.600 donne tra 40 e 60 anni che spontaneamente si sono sottoposte ad uno screening cardiovascolare gratuito nei supermercati Coop e nei centri di riferimento cardiologico. Duecento i cardiologi Sic impegnati in 55 Coop, distribuite in 40 città italiane. I risultati del progetto sul campione di donne visitate, ha spiegato il presidente uscente Sic Francesco Fedele, ''sono tutt'altro che tranquillizzanti''. Qualche dato: tra le donne sottoposte a screening, il 71% ha il colesterolo alto, il 7% ha il diabete ma solo il 2% lo sa, il 30% soffre di ipertensione, il 23% fuma, il 13% consuma giornalmente alcolici, il 13% è obeso, il 35% ha storie familiari di malattia cardiovascolare prematura e solo il 36% svolge attività fisica regolare.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
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Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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