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Riduzione degli eventi cardiovascolari con buflomedil nei pazienti affetti da vasculopatia periferica di alto grado

Cardiologia Redazione DottNet | 04/08/2008 13:06

E' stato pubblicato lo studio LIMB su Circulation che ha valutato l'impatto del trattamento con buflomedil ( Lofttyl in Italia) sugli eventi clinici cardiovascolari.

Il farmaco, largamente utilizzato in Francia e Russia, è un vasodilatatore periferico che agisce come bloccante il recettore alfa e con una varietà di effetti accessori tra i quali la riduzione della aggregazione piastrinica, il miglioramento della deformabilità dei globuli rossi, la riduzione della viscosità ematica. Sono stati inclusi circa 2000 pazienti affetti da vasculopatia periferica significativa con indice braccio gamba tra 0.80 e 0.30 randomizzati al trattamento attivo con buflomedil 2 volte al giorno o placebo e seguiti poi con follow up clinico per 4 anni. Sono stati registrati tutti gli eventi cardiovascolari avversi ed è stato evidenziato un miglioramento sia dell'end-point vascolare periferico con un incremento dell'indice braccio gamba ma anche una significativa riduzione degli eventi clinici cardiaci combinati.

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Lo studio è stato accolto in maniera tiepida negli stati uniti dove il farmaco non è commercializzato, e sono state sollevate numerose obiezioni di ordine metodologico. Con tutti i suoi limiti lo studio LIMB rimane uno studio molto interessante data l'importanza del campione in esame in una patologia come quella vascolare periferica generalmente avara di letteratura. Il buflomedil ha mostrato risultati effettivamente molto incoraggianti in pazienti ad alto rischio con un ottimo profilo di tollerabilità e va sicuramente preso in considerazione nel trattamento cronico della vasculopatia periferica in associazione con farmaci antiaggreganti e statine.

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