Ecco un articolo interessante su un argomento di grande interesse clinico e pratico: come trattare pazienti con fibrillazione atriale che sono sottoposti ad angioplastica coronarica ed impianto di stent?
Sappiamo infatti che la riduzione degli eventi embolici in pazienti con fibrillazione atriale cronica si ottiene con il trattamento anticoagulante orale con dicumarolici e che invece Clopidogrel ed aspirina sono necessari in pazienti che hanno impiantato stent coronarici. Come affrontare la terapia di dimissione di questi pazienti? Lo studio osservazionale presentato è stato pubblicato su JACC ed ha valutato gli eventi clinici a distanza di 426 pazienti con fibrillazione atriale cronica trattati con stent coronarici. Le malattie concomitanti erano ben distribuite tra i due gruppi e si è notata una alta percentuale di pazienti ipertesi ( 70%) e diabetici (40%) rispetto alla popolazione tipica degli studi sulla rivascolarizzazione con stent.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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