La ricerca d'avanguardia italiana conquista l'interesse della multinazionale statunitense Kraft-Heinz
Mettere a punto alimenti innovativi capaci di modulare le difese dei bambini per proteggerli da infezioni e malattie del sistema immunitario: è questa linea di ricerca d'avanguardia, tutta made in Italy, ad aver conquistato l'interesse della multinazionale statunitense Kraft-Heinz. L'azienda, presente in 40 Paesi con più di 42.000 dipendenti e nota in Italia per marchi come Plasmon e Nipiol, ha sottoscritto un protocollo d'intesa per aprire una sede operativa dedicata alla ricerca presso il Ceinge-Biotecnologie Avanzate di Napoli. L'idea è nata dalla collaborazione ormai consolidata tra la Kraft-Heinz e il gruppo di ricerca di Roberto Berni Canani (nella foto), esperto di gastroenterologia e nutrizione pediatrica del Ceinge e dell'Università Federico II di Napoli.
Il “modello siciliano” può essere facilmente replicabile su scala nazionale basandosi su di una sana alimentazione e di una corretta attività fisica all’insegna dei “valori” della Dieta Mediterranea
Partendo dall’analisi di oltre 3.800 studi clinici, sono state redatte 81 raccomandazioni che spaziano dall’ambito cardiovascolare all’oncologia, dalle malattie metaboliche ai disturbi neurodegenerativi
Gli effetti positivi da un regime ricco di verdure, fibre e cibi fermentati: la ricerca condotta in Tanzania con partner internazionali di Bonn e Firenze
Uno studio ha evidenziato benefici con la diminuzione dell'apporto calorico a circa 500 kcal al giorno per tre volte la settimana e un'alimentazione normale nel resto dei giorni
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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