Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

Il Veneto alza il tetto a 1.800 pazienti per i medici di famiglia

Medicina Generale Redazione DottNet | 04/01/2022 17:45

Alle Guardie mediche la tariffa è stata parificata a quelli delle Usca, da 23 a 40 euro all'ora

 Il Veneto dà la possibilità ai medici di base di ampliare in via temporanea e volontaria da 1.500 a 1.800 i pazienti, riconoscendo un'indennità ulteriore.     Lo prevede una delibera approvata martedì scorso dalla Giunta regionale e annunciata dal presidente Luca Zaia assieme all'assessore Manuela Lanzarin.     Ai medici che accetteranno di aumentare i pazienti verrà riconosciuta un'indennità per l'assistente amministrativo di studio fino a 2 euro per assistito, che si sommano ai 3,50 per paziente già previsti.

La misura è già stata applicata in alcune aziende Ulss.  Un'altra decisione riguarda i medici di continuità assistenziale - le 'Guardie mediche' - la cui tariffa è stata parificata a quelli delle Usca, da 23 a 40 euro all'ora.  Queste misure complessivamente costerebbero 52 milioni di euro all'anno, disponibili nel Fondo sanitario regionale

Commenti

I Correlati

Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età (le riferiscono il 6% dei 65-74enni e il 10% degli ultra 85enni), fra le donne (8% vs 6% negli uomini) e fra le persone con molte difficoltà economiche

"Nursing up: "No a misure tampone". Il ministro: "Sulle liste di attesa le regioni utilizzino i fondi già stanziati"

L’87% dei cittadini afferma di non essere mai stato coinvolto in indagini sulla qualità del servizio o in iniziative per migliorare le strutture sanitarie

Presentato alla Camera documento per nuova alleanza multidisciplinare contro emergenze ambientali e sanitarie

Ti potrebbero interessare

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa