Silvestro Scotti (Fimmg): «Tra caro energia e inflazione siamo al lumicino. Dimenticare i medici di famiglia nella Legge di bilancio è come spegnere l’Articolo 32 della Costituzione»
Visite a lume di candela negli studi dei medici di medicina generale di tutta Italia. È la protesta che nella giornata di domani (giovedì 15 dicembre) prenderà vita per lanciare un messaggio alle forze politiche che in questo momento stanno discutendo la prossima Legge di bilancio. L’obiettivo è quello di ricordare loro lo stato drammatico vissuto dalla medicina generale. Al crepuscolo, a partire dalle 17.00, per un quarto d’ora le luci degli studi medici si spegneranno e le visite proseguiranno a lume di candela. «Ogni candela accesa rappresenterà il grido d’allarme, le difficoltà e la richiesta di aiuto di un medico di medicina generale e dei suoi pazienti», ricorda il segretario generale di Fimmg Silvestro Scotti.
Testa: Lavoriamo ogni giorno per garantire assistenza a milioni di cittadini, gestendo l’enorme carico dell’assistenza territoriale, affrontando in prima linea le cronicità e le emergenze sanitarie
La Puglia è una regione dalle molte sfaccettature legate alle influenze del passato, alle popolazioni diverse, ai territori che presentano grandi differenze oro-geografiche. In Basilicata si affronta il grave declino demografico e la mancanza di Mmg
Spedicato anestesista rianimatrice presso l’ospedale Sandro Pertini in Roma, inizia la sua carriera sindacale in Anaao nel 2009, contribuendo alla nascita del Settore Anaao Giovani
Di Silverio: "E' un decreto monco. Come sempre, in Italia si fanno le leggi, per dimostrare di averle fatte, e poi non si fanno le norme per renderle operative"
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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