L’87.2% dei dentisti italiani e il 91.4% di quelli peruviani convivono durante la loro attività lavorativa con dolore muscolo-scheletrico
Pubblicata una ricerca che, per la prima volta, analizza la prevalenza del dolore muscoloscheletrico nei dentisti in Italia e in Perù. La ricerca internazionale, condotta presso l’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti, è stata coordinata dal Prof. Felice Festa, studioso di fama internazionale da sempre impegnato nella cura e nella prevenzione delle patologie del complesso cranio-facciale e delle patologie posturali correlate. "Esiste una stretta correlazione tra postura assunta durante lo svolgimento dell’attività odontoiatrica, abitudini di vita e insorgenza di dolore muscolo-scheletrico", spiega la Prof.ssa Monica Macrì autrice del paper pubblicato sulla autorevole rivista internazionale Frontiers in Public Health. "Idati che abbiamo raccolto per condurre questo cross-sectional study sono nel contempo interessanti e preoccupanti: l’87.2% dei dentisti italiani e il 91.4% di quelli peruviani convivono durante la loro attività lavorativa con dolore muscolo-scheletrico.
In caso di malattia delle gengive, possono contenere molecole infiammatorie
L’obiettivo è di raggiungere e aiutare tutti i professionisti della salute nel riconoscimento e diagnosi differenziale di lesioni del cavo orale associate a reazioni avverse a farmaci
A evidenziarlo sono gli esperti della Società italiana di parodontologia e implantologia (Sidp), durante il 23.esimo Congresso nazionale
Ma per uno su tre seri problemi già a 3-6 mesi e i costi triplicano
Infiltrazioni con antinfiammatori e acido ialuronico, PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e cellule mesenchimali: trattamenti mini invasivi per trattare l’artrosi da lieve a moderata, e ridurre il dolore
A confermarlo per fare chiarezza, il Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT, Alberto Momoli, Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza
Pubblicato su Advanced Materials lo studio dell’Istituto Mario Negri in collaborazione con il Politecnico di Milano
Il trattamento non ha comportato una minore incidenza di fratture cliniche rispetto al placebo
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