Nella ricerca italiana per la prima volta si dimostra come, nella pratica clinica, un paziente su due affetto da artrosi di ginocchio presenti un quadro sarcopenico associato
L'artrosi di ginocchio, una delle principali cause di disabilità e ridotta qualità di vita, è molto più grave e difficile da trattare quando si presenta associata a sarcopenia, una sindrome geriatrica ancora poco conosciuta, difficilmente diagnosticabile all’esordio e particolarmente invalidante.
In questa review sistematica, pubblicata sulla rivista "Journal of Clinical Medicine", per la prima volta si dimostra come, nella pratica clinica, un paziente su due affetto da artrosi di ginocchio presenti un quadro sarcopenico associato. "Un lavoro, pubblicato sul Journal of Clinical Medicine, che conferma la necessità di definire percorsi personalizzati, interdisciplinari e fondati sulla ricerca scientifica" afferma l'ortopedico Dott. Francesco Pegreffi, docente al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell'Università di Bologna e primo autore dell'articolo.
"Si tratta di una moderna visione delle medicina", afferma il Prof. Nicola Veronese, specialista geriatra al Dipartimento di medicina Interna e Geriatria dell'Università di Palermo diretto dal Prof. Mario Barbagallo – "È necessario lavorare in squadra per trattare congiuntamente l’artrosi del ginocchio, di competenza ortopedica, e la sarcopenia, una sindrome geriatrica di pertinenza internistica."
"Presupposto fondamentale per trattare un’entità clinica che prende forma dalla compresenza di artrosi e sarcopenia, ben descritta da questa revisione sistematica, è l’alleanza terapeutica tra ortopedico e geriatra" precisa il Prof. Lee Smith, Professor of Public Health in the School of Psychology and Sport Science at Anglia Ruskin University. Questo importante risultato, raggiunto anche grazie alla collaborazione del Prof. Orazio de Lucia, reumatologo afferente al Dipartimento di Reumatologia e Scienze Mediche, ASST Centro Traumatologico Ortopedico G. Pini-CTO, di Milano sarà il punto di partenza di una Tesi di Laurea in Scienze e Tecniche dell’Attività Motoria Preventiva e Adattata della studentessa Alice Balestra dell’Università di Bologna.
Infiltrazioni con antinfiammatori e acido ialuronico, PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e cellule mesenchimali: trattamenti mini invasivi per trattare l’artrosi da lieve a moderata, e ridurre il dolore
Fusco: "Lo studio della osteonecrosi della mandibola e delle ossa mascellari superiori correlata a farmaci è tuttora un oggetto di grande interesse per molti medici, chirurghi, professionisti della salute del cavo orale e ricercatori italiani"
A confermarlo per fare chiarezza, il Presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT, Alberto Momoli, Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia, Ospedale San Bortolo, Vicenza
Il trattamento non ha comportato una minore incidenza di fratture cliniche rispetto al placebo
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Pubblicato su Advanced Materials lo studio dell’Istituto Mario Negri in collaborazione con il Politecnico di Milano
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