I primi risultati del progetto Diapason a Brescia, il 9 giugno
In giorni in cui le problematiche relative alla salute mentale hanno purtroppo acquisito ampia visibilità, vengono presentati i risultati del progetto DIAPASON, finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dall’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia. Questo progetto, al quale hanno preso parte ben 37 servizi di salute mentale in tutta Italia, aveva molteplici obiettivi: innanzitutto studiare, utilizzando anche metodologie digitali per ottenere risposte in tempo reale, come persone sofferenti di un disturbo psicotico utilizzano il proprio tempo e quali sono le attività che svolgono nel corso della giornata in confronto a persone tratte dalla popolazione generale. Inoltre il progetto ha monitorato l’attività fisica ed il ritmo sonno-veglia in questi pazienti, di nuovo messi a confronto con soggetti sani di controllo, utilizzando un’altra tecnologia digitale, rappresentata da un dispositivo indossabile che registra accuratamente questi parametri: è la prima volta che questo è stato fatto in Italia.
Nel dettaglio l'ammontare degli aumenti stipendiali e il patrocinio legale gratuito in caso di aggressioni e revisione dei fondi aziendali
Si è parlato di IA in questi giorni in una prospettiva interdisciplinare al XV Congresso Nazionale della FAMLI che si sta tenendo a Rimini. Coinvolti esperti di medicina, diritto e informatica
L’iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare le donne sui cambiamenti che accompagnano la menopausa e sulle strategie comportamentali, diagnostiche e terapeutiche
Con meno fondi disponibili, le risorse per la valorizzazione del personale sanitario – un punto cruciale per contrastare l’emorragia di medici e infermieri verso il settore privato o l’estero – verranno necessariamente ridotte
Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”
"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"
Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"
Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale
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