Scotti: “Abbiamo trovato continuità, rispetto ai ragionamenti già fatti in precedenza”
Il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Marco Alparone ha incontrato questa mattina, nella sede della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il Segretario Generale Nazionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), Silvestro Scotti. Tra i temi affrontati nel corso del colloquio quello dell’imminente avvio del tavolo negoziale con la Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati (SISAC) per il rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale triennio 2019-2021 e le questioni legate al necessario rinnovamento della Medicina Generale.
"Oggi si è tenuto un incontro molto proficuo - ha dichiarato il Presidente Alparone al termine dell’incontro -.
"È stato un incontro più che proficuo – spiega il Segretario Scotti - Abbiamo trovato sia continuità, rispetto ai ragionamenti già fatti con la rappresentanza della Conferenza in precedenza, che prospettiva rispetto alla possibilità che l’applicazione di questi concetti trovino realizzazione in una rapida risoluzione dell’Accordo Collettivo Nazionale 2019 – 2021. Per noi è importante il costante confronto sia con la parte tecnica che con quella politica rappresentata innanzitutto dal Presidente del Comitato di settore, per noi un punto di riferimento. L’obiettivo è la valorizzazione e la firma dei rinnovi contrattuali per passare al più presto alla definizione dell’Accordo Collettivo Nazionale 2022 – 2024 che ci vedrà tutti impegnati rispetto alla realizzazione degli obiettivi PNRR e dei decreti ministeriali di sua attuazione".
Grasselli: “Se il finanziamento complessivo del contratto è inadeguato rispetto all’inflazione registrata nel triennio, riteniamo essenziale spostare buona parte delle risorse disponibili dal risultato al tabellare"
Occhi puntati anche alla Legge di Bilancio. Senza risorse centralità e attrattività della medicina territoriale resterebbero solo sulla carta
Con meno fondi disponibili, le risorse per la valorizzazione del personale sanitario – un punto cruciale per contrastare l’emorragia di medici e infermieri verso il settore privato o l’estero – verranno necessariamente ridotte
Crialesi: “I dati aggiornati confermano una crescita costante della popolazione over 65. Questo fenomeno si accompagna a un divario crescente tra aspettativa di vita e anni vissuti in buona salute o in piena autonomia”
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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