Una nuova ricerca del King's College di Londra rivela che gli interventi che migliorano l'umore possono ridurre del 18% i livelli di infiammazione nelle malattie infiammatorie intestinali
Il buon umore è un antidoto al mal di pancia e all'infiammazione del tratto digerente: una nuova ricerca del King's College di Londra rivela che gli interventi che migliorano l'umore possono ridurre del 18% i livelli di infiammazione nelle malattie infiammatorie intestinali (Ibd). Secondo quanto riferito sulla rivista eBioMedicine, sono quindi utili sia la psicoterapia sia l'esercizio fisico, risultati associati a riduzioni significative dei livelli di infiammazione nelle persone colpite da malattia infiammatoria intestinale.
La ricerca indica che le terapie per il miglioramento dell'umore possono rappresentare un trattamento alternativo per la malattia intestinale, efficace ed a basso costo. L'Ibd, che comprende la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, è una condizione autoimmune cronica che causa infiammazione del tratto digerente, con conseguenti dolori addominali, diarrea, affaticamento, incontinenza e altri sintomi debilitanti.
"Il nostro studio suggerisce che miglioramenti nell'umore possono influenzare le malattie fisiche attraverso la modulazione del sistema immunitario - sostiene l'autrice Valeria Mondelli -. Sappiamo che i sentimenti legati allo stress possono aumentare l'infiammazione e i risultati suggeriscono che migliorando l'umore possiamo ridurre questo tipo di infiammazione. Ciò si aggiunge all'ampio corpo di ricerca che dimostra il ruolo dell'infiammazione nella salute mentale e suggerisce che gli interventi finalizzati al miglioramento dell'umore potrebbero avere anche effetti fisici diretti sui livelli di infiammazione".
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