Il quadro tracciato da Francesco Branca, direttore Nutrizione e sicurezza alimentare dell'Organizzazione mondiale della sanità
L'obesità "è un problema di salute e di sviluppo economico. Si calcola che 5 milioni di morti ogni anno siano causati dalle conseguenze dell'obesità. E i Paesi perdono fino al 3% del loro prodotto interno lordo a causa dell'obesità". E' il quadro tracciato da Francesco Branca, direttore Nutrizione e sicurezza alimentare dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in occasione della Giornata mondiale dell'obesità. L'esperto, che ha risposto ad alcune domande nello spazio 'Science in five' dell'Oms, spiega quanto sia importante agire in chiave preventiva contro una "malattia cronica" che "compromette la salute" in vari modi. Un ruolo lo gioca anche l'ambiente in cui viviamo, che può esporci maggiormente al rischio oppure aiutare a limitarlo.
La premessa: il luogo in cui si vive può fare la differenza, i sistemi alimentari a cui facciamo riferimento, le opportunità di essere attivi, tutto ciò ha un impatto sul rischio di sviluppare obesità.
"L'indicazione delle calorie e la riduzione delle porzioni nella ristorazione pubblica e privata sono misure utili - osserva Branca all'Adnkronos Salute - L'uso degli strumenti per la misura del livello di attività fisica possono effettivamente incentivarla, ma sono più importanti le misure per creare ambienti che supportano il movimento. L'Oms promuove un pacchetto di politiche pubbliche che consentano le scelte sane trasformando i sistemi alimentari". Politiche che puntano ad avere un impatto più diretto sulla malattia, ma anche strategie che cercano di affrontare il problema più ampio dei determinanti della salute. E in questo caso si parla anche di pianificazione urbana 'amica' del movimento fisico. Quindi spazi attrezzati per lo sport, piste ciclabili, possibilità di spostarsi a piedi.
Gli interventi principali di cui parla l'Oms sono: azioni a sostegno di pratiche salutari fin dal primo giorno, compresa la promozione dell'allattamento al seno; norme sulla commercializzazione dannosa di alimenti e bevande destinate ai bambini; politiche alimentari e nutrizionali nelle scuole, comprese iniziative per regolamentare la vendita di prodotti ad alto contenuto di grassi, zuccheri e sale in prossimità delle scuole; politiche fiscali e di prezzo per promuovere diete sane; politiche di etichettatura nutrizionale; campagne di educazione e sensibilizzazione a un'alimentazione sana e all'esercizio fisico; standard per l'attività fisica nelle scuole; integrazione dei servizi di prevenzione e gestione dell'obesità nell'assistenza sanitaria di base.
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