"Più che di dieta dobbiamo parlare di piano alimentare. Sembra una banalità, ma la differenza è sostanziale. Il compito di un nutrizionista è quello di proporre al paziente uno stile di vita che duri nel tempo"
«Il nostro organismo è una macchina perfetta e come primo obiettivo ha quello di assicurare la sopravvivenza. Con uno stretto digiuno il metabolismo si spegne per una ragione che potremmo definire ancestrale: saltare il pranzo, magari dopo aver preso a colazione solo un caffè, è per il nostro corpo un segnale d’allarme. Significa che siamo in scarsità di risorse e che probabilmente dovremo essere pronti a lunghi periodi di digiuno ai quali seguirà l’esigenza di accumulare il più possibile quando troveremo nuovamente del cibo». A parlare è la specialista in scienze dell’alimentazione Teresa Di Lauro, che spiega come il corpo tende a massimizzare l’acquisizione di sostanze nutritive quando percepisce una condizione di carestia. Un problema tipico delle diete drastiche, che spesso sono legate a mode del momento. «Ai miei pazienti dico sempre: inizierai a stare a dieta il giorno che smetterai di metterti a dieta», aggiunge Di Lauro.
«Più che di dieta – spiega - dobbiamo parlare di piano alimentare. Sembra una banalità, ma la differenza è sostanziale. Il compito di un nutrizionista è quello di proporre al paziente uno stile di vita che duri nel tempo, qualcosa che sia sostenibile e compatibile con gli impegni di tutti i giorni, la mancanza di tempo e anche la sacrosanta voglia di fare qualche strappo ogni tanto». In altre parole, al di là della provocazione, la dottoressa Di Lauro spiega che se veramente si vuole dimagrire e avere un’alimentazione corretta allora non si può pensare di eliminare completamente, e sempre, tutto quello che non è dietetico.
Alla domanda: "carne e pesce?", non ha dubbi: «Per un adulto, io consiglio di mangiare la carne (bianca) non più di 3 volte a settimana; il pesce anche 4 o 5 volte. Attenzione però a scegliere alimenti che non contengano antibiotici e ormoni, come spesso avviene con il pesce o il pollo d’allevamento». La sorpresa arriva dai surgelati che, paradossalmente, sono tra gli alimenti più controllati, spiega la Di Lauro. «Sono spesso sottoposti a molti più controlli dei prodotti "freschi", quindi anche più sicuri. Chiaramente è essenziale preservare la catena del freddo». Ma quanto peso è lecito perdere in un mese? «Quando si inizia una dieta dimagrante, di solito il primo mese è quello nel quale perdiamo di più e più facilmente. Non dovremmo mai andare oltre il 5 per cento del nostro peso. Una persona che sia sugli 80 kg dovrebbe perdere al massimo 4 kg in un solo mese». La dottoressa Di Lauro spiega, infine, che un corretto stile alimentare può avere effetti benefici anche su alcune patologie: «mangiare bene e fare attività fisica è determinante per restare in salute. Questo non significa poter risolvere ogni problema con la giusta alimentazione, ma ci meraviglieremo di vedere l’impatto che ha il cibo sulla possibilità di ammalarci. Alcune malattie hanno una predisposizione genetica, e questa incide del 20 per cento. Il restante 80 per cento dei fattori che sono trigger della malattia può essere attribuito agli stili di vita».
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