Fino al 30% è interessato da qualche forma di malnutrizione
Una quota consistente di anziani in Italia, circa il 38%, vive in solitudine e questo, insieme alle condizioni tipiche dell'età, li pone a maggior rischio di nutrizione inadeguata che può influire sulle condizioni di salute". È l'allarme lanciato da Alessio Molfino, del Dipartimento di Medicina Traslazionale e di Precisione della Sapienza Università di Roma, dal congresso nazionale della Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo (SINuC) appena conclusosi a Genova. L'Italia è tra i Paesi più vecchi al mondo: gli over 65 sono 14 milioni, più del 20% della popolazione; nel 2050 saranno 20 milioni, il 35%. Mentre gli ultraottantenni, che oggi rappresentano il 7% della popolazione, raddoppieranno entro il 2050 raggiungendo i 9 milioni di unità.
La nutrizione può influenzare lo sviluppo dell’epigenoma durante i periodi critici dello sviluppo tramite la modulazione della metilazione del DNA e le modificazioni degli istoni
Il progetto coinvolge le Amministrazioni locali in una ‘challenge’ per realizzare politiche attive sul tema. Obiettivo finale: sensibilizzare la popolazione over 65 e fragile
Gasbarrini: “Il continuo aumento delle malattie infiammatorie e metaboliche durante l’infanzia, dovuto alle modificazioni della flora intestinale, sta creando una situazione mai vista in passato. I numeri sono preoccupanti"
Convivono segnali di invecchiamento e quelli per una buona salute
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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