Per loro rischio più alto di diabete, sovrappeso e obesità
Circa 3,4 milioni di persone in Italia sono in condizione di insicurezza alimentare, moderata o grave. Hanno cioè difficoltà a reperire e assumere cibo di qualità, sicuro e accessibile. In questa fascia della popolazione, sottolinea la Fondazione Diabete e Ricerca, le probabilità di sviluppare il diabete sono da 2 a 3 volte più alte; più frequenti anche sovrappeso e obesità, che interessano rispettivamente il 32% e il 19,9%. Si tratta di "un paradosso solo apparente: in presenza di ristrettezze, la scelta cade su cibi più economici, spesso pronti o ultra-processati e palatabili, dal gusto immediatamente gratificante", spiega Angelo Avogaro (nella foto), presidente della Fondazione Diabete e Ricerca.
I principali fattori di rischio per lo sviluppo del GDM includono eccesso ponderale pregravidico, familiarità per il diabete ed età al momento del concepimento
Il glutine, responsabile della celiachia e a lungo ritenuto uno dei fattori coinvolti nel diabete autoimmune, non è la causa scatenante il diabete. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Diabetes
Positività 0,97% e 2,8%, ma va confermata. Verso il test nazionale
Nicola Zeni, presidente FID: “Proseguire con l’attuazione della Legge 130/2023 in tutto il Paese. Gli screening salvano vite e sono un prezioso boost per la ricerca”
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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