Nel lungo termine, però, torna l'effetto protettivo
Per le donne in menopausa che assumono la terapia ormonale, i benefici in termini di protezione delle fratture scompaiono entro un anno dall'interruzione del trattamento. Anzi, molte di loro vanno incontro a un periodo di incremento del rischio che può protrarsi per alcuni anni. È il dato che emerge da uno studio condotto da ricercatori dell'University of Nottingham e pubblicato su Lancet Healthy Longevity, secondo cui, però, nel lungo termine gli effetti positivi della terapia ormonale tornano a emergere.
Nel nuovo studio sono stati analizzati i dati di 6 milioni di donne, lungo un arco di tempo di 25 anni. La ricerca ha confermato l'efficacia della terapia ormonale nella prevenzione delle fratture, il cui rischio si riduce di circa il 25% nel periodo di assunzione del trattamento. Ha chiarito inoltre cosa succede quando la terapia viene interrotta. "L'effetto protettivo osseo dell'uso della terapia ormonale scompare completamente entro circa un anno dall'interruzione del trattamento", spiega la prima firmataria dello studio Yana Vinogradova. "Quindi, il rischio di frattura aumenta rispetto a chi non ha mai fatto uso della terapia, raggiungendo il picco dopo circa tre anni, prima di declinare nuovamente fino a che, circa 10 anni dopo l'interruzione, diventa di nuovo equivalente a chi non è mai stato in trattamento", prosegue la ricercatrice. Il cambiamento, però, non finisce qui, perché dopo circa 10 anni, la riduzione del rischio prosegue ulteriormente e chi ha assunto la terapia ormonale torna in una posizione privilegiata rispetto a chi non lo ha mai fatto. "Quindi, anche dopo aver interrotto la terapia ormonale, le donne dovrebbero beneficiare di un rischio di frattura notevolmente ridotto nei loro decenni successivi", conclude Vinogradova.
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