E' possibile grazie a "Skin Disease Image Generator for Different Skin Shades", un generatore di immagini sintetiche di malattie cutanee su diverse tonalità di pelle
Rendere l'Intelligenza Artificiale più trasparente, giusta, rispettosa dei diritti fondamentali e antropocentrica, per realizzare una diagnosi dermatologica più inclusiva, equa e affidabile. Ciò è possibile grazie a "Skin Disease Image Generator for Different Skin Shades", un generatore di immagini sintetiche di malattie cutanee su diverse tonalità di pelle, sviluppato con l'obiettivo di colmare la sottorappresentazione delle pelli scure nei dataset medici. Uno dei traguardi del progetto europeo Aequitas, finanziato dal programma Horizon Europe e coordinato dall'Università di Bologna, il progetto "Skin Disease Image Generator" ha l'obiettivo di superare la scarsità di dati relativi a fototipi scuri, dovuta alla maggiore raccolta in aree a prevalenza caucasica.
Pellacani: "La mappatura dei nei non esiste né come tariffario né come prestazione medica. E' una terminologia impropria che dovrebbe essere abbandonata. Deriva infatti da una semplicistica comunicazione"
"A questo punto i medici di famiglia si aspettano che tutti facciano la propria parte, a partire dalla ricettazione e dalle certificazioni, compito del medico che per primo descrive la diagnosi, sia esso un Mmg o uno specialista"
"Affidare a personale non specializzato una procedura tanto delicata significa banalizzare il concetto di prevenzione e mettere a rischio la salute dei cittadini"
Pellacani, la prestazione rientra nei percorsi già previsti. Nessun arretramento della prevenzione, quindi, ma una più chiara organizzazione per evitare equivoci e garantire equità ed efficacia
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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