Canali Minisiti ECM

Scoperto l'ormone che dà la sensazione di sazietà

Nutrizione Redazione DottNet | 26/11/2020 12:00

Lo rivela un nuovo studio internazionale pubblicato sulla rivista scientifica eLife

Potrebbe esserci una nuova via per curare l'obesità: è stato scoperto un ormone che è in grado di sopprimere l'assunzione di cibo e aumentare la sensazione di sazietà. A dirlo è un nuovo studio internazionale pubblicato sulla rivista scientifica eLife, che ha notato questa stessa funzione sulle cavie e sugli esseri umani. L'ormone in questione è l'Lcn2 (il Lipocalin2), che secondo i ricercatori potrebbe essere usato come un potenziale trattamento proprio dell'obesità. L'Lcn2 è prodotto principalmente nelle cellule ossee e si trova nei topi, nelle scimmie e nell'uomo. La ricerca condotta sulle cavie ha dimostrato che somministrare l'Lcn2 sugli animali, a lungo termine, riduce l'assunzione di cibo e previene l'aumento di peso, senza portare a un rallentamento del loro metabolismo. "Lcn2 agisce come un segnale per la sazietà dopo un pasto, portando i topi a limitare l'assunzione di cibo, e lo fa agendo sull'ipotalamo, all'interno del cervello", spiega l'autore principale del lavoro, Peristera-Ioanna Petropoulou. I ricercatori hanno scoperto che le persone normopeso avevano un aumento dei livelli di Lcn2 dopo il pasto, che coincideva con quanto si sentivano soddisfatti dopo aver mangiato. Al contrario, nelle persone in sovrappeso od obese, i livelli di Lcn2 diminuivano proprio dopo il pasto. Il gruppo di lavoro si è poi chiesto se il trattamento con l'ormone potesse ridurre l'assunzione di cibo e prevenire la capacità di ingrassare, così sono passati a fare una sperimentazione sulle scimmie. In una settimana è stata notata una diminuzione del 28% dell'assunzione di cibo rispetto a quella prima del trattamento e le misurazioni del peso corporeo, del grasso e dei suoi livelli nel sangue hanno mostrato una tendenza alla diminuzione. 

pubblicità

fonte: eLife

Commenti

I Correlati

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

Sono 12 i Centri italiani dello Studio multicentrico randomizzato Breakfast 2, che coinvolgerà circa 150 donne con tumore al seno triplo negativo candidate a terapia chemio-immunoterapica. Di queste, la metà seguirà un programma nutrizionale che prev

La scienza si sta interrogando se esista un'alimentazione particolare che permetta di prevenire l'insorgenza della malattia

Gli stili di vita al centro della seconda edizione del Festival dei 5 colori, dal 15 al 19 maggio a Napoli

Ti potrebbero interessare

La scienza si sta interrogando se esista un'alimentazione particolare che permetta di prevenire l'insorgenza della malattia

Gli stili di vita al centro della seconda edizione del Festival dei 5 colori, dal 15 al 19 maggio a Napoli

Calandra (FNO TSRM e PSTRP): Dietisti fondamentali per affrontare le sfide future legate alla salute e alla nutrizione

"Si tratta di una reale emergenza sociale e sanitaria in cui il rapporto con il cibo, con il peso e con l’immagine corporea sono la punta dell’iceberg di un fenomeno le cui cause derivano da una molteplicità di fattori sociali, psicologici e biologic

Ultime News

La medicina oculistica offre soluzioni sempre più raffinate: cristallini che, oltre a eliminare “l’appannamento” ridanno una vista normale, terapie efficaci per le patologie della terza età

Il 30–35% dei ragazzi di età inferiore ai 14 anni sia miope, in pratica uno su tre

Dall’analisi della retina l’AI può già individuare, come un esperto specialista, glaucoma, retinopatia diabetica, degenerazione maculare, retinopatia del prematuro

Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano