Antipasto di canicola si è già nelle ultime settimane di maggio. E gli italiani amanti della pelle di ebano si riversano sulle spiagge, in montagna o nei parchi cittadini a caccia della sospirata tintarella. Otto connazionali su dieci, però, stando ai dati dell'Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi), ignorano le regole d'oro per proteggere la pelle sotto il sole. Perché esagerare può portare a rughe, macchie sulla pelle, ma soprattutto - avvertono gli addetti ai lavori - accendere il rischio carcinoma. Ecco dunque il decalogo stilato dagli esperti per proteggere la pelle nella stagione più calda dell'anno.
1) L'idratazione è la salvezza della pelle. Quando appare particolarmente secca e stanca è opportuno ricorrere a trattamenti locali a base di creme emollienti e idratanti. Oggi i dermatologi utilizzano due tecniche strumentali, non invasive, la Tewl e la corneometria, per studiare la pelle. Inoltre, le nuove formulazioni cosmetiche sono sempre più vicine a quella che è la composizione naturale dei lipidi cutanei deputati alla nostra difesa.
2) Mantenere sempre una pelle pulita: detergere in modo accurato la cute è fondamentale. E' necessario utilizzare un detergente poco schiumogeno, per non alterare il film idrolipidico di superficie e non ridurre il suo effetto-barriera. E' anche utile passare la sera, dopo la pulizia del viso e prima di andare a dormire, un cubetto di ghiaccio su viso e collo e per circa un minuto. Questa misura facilita la vasocostrizione, cioè il restringimento dei capillari, prodotta dal freddo e la successiva vasodilatazione reattiva, cioè il loro dilatarsi.
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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