Istituire almeno nelle grandi città la figura dello "psicologo di quartiere". Un'antenna puntata sulla cittadinanza, in grado di captare le situazioni in cui lo stress metropolitano rischia di trasformarsi in malattia, e di "fare da tramite fra i bisogni della gente e i servizi sul territorio".
A lanciare la proposta, direttamente all'assessore alla Salute del Comune di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna, è il presidente dell'Ordine degli psicologi della Lombardia, Enrico Molinari. A Palazzo Marino, durante la presentazione dei risultati del progetto 'Corri che ti passa' dedicato ai giovani con problemi di salute mentale, lo specialista ha suggerito l'avvio di una sperimentazione pilota "in uno o due quartieri scelti della città".
Secondo Molinari, la parola d'ordine per riuscire a ottimizzare ciò che è già stato fatto in termini di assistenza psicologica dal Servizio sanitario nazionale è "decentramento".
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