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Lombardia: ictus, a Pavia Irccs fanno squadra per intervento precoce

Cardiologia Redazione DottNet | 01/07/2009 13:23

Un neurologo fisso in Pronto soccorso dalle 8 alle 20, per 7 giorni alla settimana, e un Dipartimento tecnico di neuroscienze come quartier generale.

E' la strategia messa in campo dagli Irccs pavesi San Matteo e Mondino per interventi sempre più tempestivi contro l'ictus. I due ospedali hanno siglato un accordo per fare fronte comune e favorire la collaborazione fra i loro specialisti.
Obiettivo: vincere la corsa contro il tempo e salvare il maggior numero possibile di vite, spiegano i due Irccs in una nota. Anche perché una parte consistente delle richieste urgenti che arrivano al Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea) del San Matteo,
riguarda proprio persone colpite da ictus. L'infarto cerebrale colpisce, del resto, 196 mila italiani e ha un tasso di mortalità del 20-30% nei primi tre mesi. L'obiettivo dell'intesa è garantire a questi pazienti il migliore approccio diagnostico e terapeutico e la condivisione dei protocolli di intervento.

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Il 'progetto integrato', diventato operativo il 15 giugno scorso, prevede la presenza nel Pronto soccorso della Fondazione San Matteo di un medico neurologo della Fondazione Mondino dalle 8 alle 20, per 7 giorni alla settimana. Lo specialista sarà anche a disposizione della Stroke unit.
Verrà poi istituito nella Fondazione San Matteo un Dipartimento tecnico di neuroscienze (costituito dalle strutture complesse di Neurochirurgia San Matteo, Neurologia San Matteo, Neurochirurgia Mondino, Neurologia Mondino, Psichiatria dell'Azienda ospedaliera di Pavia) per favorire la sinergia fra professionisti sul percorso diagnostico-terapeutico-riabilitativo di malattie come quelle del sistema nervoso centrale.
 

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