Da questa estate cambia l'etichetta dei filtri solari, diventando più corretta.
Lo ricorda agli italiani alle prese con gli acquisti pre-vacanze l'Unione nazionale consumatori (Unc): quest'anno, infatti, entra in vigore la raccomandazione adottata dalla Commissione europea nel settembre 2006, in base alla quale nessun filtro solare può vantarsi di proteggere completamente dai raggi ultravioletti (Uv), anche se in etichetta viene riportato un fattore di protezione molto alto, che però difende più che altro dalle scottature di cui sono responsabili i raggi ultravioletti B e molto meno gli A, che provocano l'invecchiamento prematuro della pelle.
Pertanto sulle etichette non devono essere utilizzate diciture quali 'schermo totale' o 'protezione totale', e accanto al fattore di protezione non deve più essere indicato un numero, ma solo indicatori standardizzati come protezione bassa, media, elevata o molto elevata.
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
Commenti