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Individuato un gene per la cura dell'Alzheimer

Neurologia | 14/07/2009 08:47

Un gruppo di ricerca della Duke University ha individuato un gene che potrebbe rappresentare un punto di svolta nella cura dell'Alzheimer.

 Lo studio è stato presentato alla Conferenza Internazionale sull'Alzheimer a Vienna, in Virginia. Se confermata da altri dati, la scoperta consentirebbe di migliorare le previsioni non solo sul rischio di sviluppare la malattia, ma anche sull'età in cui potrebbero comparire i primi sintomi. In questo modo gli individui più esposti potrebbero sottoporsi a controlli specifici e iniziare ad assumere farmaci in via preventiva. Allen Roses, direttore del Deane Drug Discovery Institute, crede molto nei risultati fin qui ottenuti, che si concentrano sulla porzione di DNA circostante il gene per l'apolipoproteina E (ApoE). Anni fa Roses aveva messo in luce l'associazione tra il genotipo ApoE, soprattutto nella forma ApoE4, e l'insorgenza precoce dell'Alzheimer.

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Ora è stato individuato un altro gene chiamato TOMM40, che insieme ad ApoE4 è responsabile di circa l'85-90% dell'origine genetica della malattia. Il team del Professor Ross ha rilevato che le persone con una particolare versione del gene TOMM40 sviluppano la malattia in media sette anni prima rispetto agli altri. La comunità scientifica ha accolto i dati in maniera discordante. Alcuni ricercatori si sono dichiarati entusiasti, mentre altri hanno sottolineato la necessità di procedere con cautela, estendendo i test ad un campione di popolazione più ampio.

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