Un gruppo di ricerca della Duke University ha individuato un gene che potrebbe rappresentare un punto di svolta nella cura dell'Alzheimer.
Lo studio è stato presentato alla Conferenza Internazionale sull'Alzheimer a Vienna, in Virginia. Se confermata da altri dati, la scoperta consentirebbe di migliorare le previsioni non solo sul rischio di sviluppare la malattia, ma anche sull'età in cui potrebbero comparire i primi sintomi. In questo modo gli individui più esposti potrebbero sottoporsi a controlli specifici e iniziare ad assumere farmaci in via preventiva. Allen Roses, direttore del Deane Drug Discovery Institute, crede molto nei risultati fin qui ottenuti, che si concentrano sulla porzione di DNA circostante il gene per l'apolipoproteina E (ApoE). Anni fa Roses aveva messo in luce l'associazione tra il genotipo ApoE, soprattutto nella forma ApoE4, e l'insorgenza precoce dell'Alzheimer.
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