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Fdg, no a siti web 'stregoni' che promettono cure miracolose

Diabetologia Redazione DottNet | 16/07/2009 16:21

No ai siti web 'stregoni' che promettono cure miracolose contro il diabete, magari invitando a non prendere più i farmaci o a smettere con le iniezioni di insulina.

"Uno su tutti, il portale curaildiabete. E' necessario un rapido intervento da parte delle istituzioni competenti che porti al blocco di questo sito, che illude le famiglie e i giovani con diabete spinti dalla speranza di trovare una soluzione definitiva alla loro condizione". A denunciare la presenza di siti che forniscono informazioni prive di fondamento scientifico, chiedendone la chiusura, è il presidente della Federazione nazionale diabete giovanile, Antonio Cabras, in una lettera aperta al Governo e alle autorità sanitarie.


Il portale www.curareildiabete.info, denuncia l'esperto, "promuove un programma che normalizza i livelli di glucosio nel sangue e fa regredire la causa del diabete. Il sito - aggiunge Cabras - scrive testualmente: 'Ascolta i massimi scienziati del pianeta e vincitori del premio Nobel per la medicina e impara come abbassare i livelli di glucosio nel sangue in modo naturale ed eliminare l'uso di farmaci per il diabete e le iniezioni!'.

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Tutto questo semplicemente acquistando un volume, che spiegherebbe come curare la malattia facendo a meno dei farmaci, alla modica cifra di 97 euro".
Cabras ritiene pertanto necessario un rapido intervento da parte delle Istituzioni competenti. "Un intervento - si legge nella lettera - che porti al blocco di questo sito internet che illude le famiglie e i giovani con diabete. Le stesse motivazioni che circa un anno fa in Toscana sono costate la vita a una adolescente con diabete tipo 1, che aveva sospeso l'insulina dopo che la famiglia era ricorsa alla medicina alternativa. Il diabete giovanile, che colpisce circa 20 mila ragazzi, è una malattia da non sottovalutare - sottolinea Cabras – con la quale si può vivere senza privarsi delle normali attività quotidiane. Ma occorre diffidare di trattamenti medici non riconosciuti scientificamente".

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