La piccola Benedetta ha solo due anni, e da dieci mesi vive con un chip sottopelle che serve a monitorare l'attività del cuore. Questo, grazie a un intervento unico in Italia, al quale è stata sottoposta il 27 novembre 2008 agli Ospedali Riuniti di Bergamo.
Al momento di essere operata Benedetta aveva tredici mesi, e ad oggi è ancora la più giovane paziente in Italia ad utilizzare il particolare dispositivo per il controllo a distanza del battito cardiaco. Un'aritmia ventricolare incessante iniziata quando la piccola aveva 12 mesi, spiega la direzione sanitaria dei Riuniti, costringeva il suo cuore a battere più veloce del normale, in tachicardia. Dopo due ricoveri in altrettanti ospedali del milanese la piccola è arrivata al presidio di Bergamo ''con poche speranze di sopravvivere senza un trapianto''.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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