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Rete di computer mondiale al servizio dei bambini

Pediatria | 23/09/2009 19:52

E' già al servizio della salute dei bambini, per costruire modelli per prevedere l'evoluzione della malattia e individuare tempestivamente le cure più efficaci, parte della gigantesca rete di computer che tra poche settimane comincerà ad analizzare i dati del più grande acceleratore di particelle del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) di Ginevra.

 La rete è nata per il progetto Health-e-Child, finanziato dall'Unione Europea con 12 milioni, e riunisce 14 fra centri di ricerca e ospedali pediatrici, fra cui il Bambino Gesù di Roma. 'E' un progetto profondamente innovativo nei mezzi e negli obiettivi'', ha detto il presidente dell'ospedale Bambino Gesù, Giuseppe Profiti, il congresso scientifico sulla rete Health-e-Child organizzato in Campidoglio per i 140 anni dell'ospedale pediatrico romano. Presenti il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il presidente della Pontificia Accademia della vita, mons. Rino Fisichella. Il progetto, ha spiegato il direttore scientifico del Bambino Gesù, Gian Franco Bottazzo, si basa sul calcolo distribuito, ossia la cosiddetta Grid che mette in rete numerosi computer in modo da analizzare nel modo più efficace una grande quantità di dati. Tutte le informazioni cliniche raccolte negli ospedali pediatrici in rete sono immesse nella Grid, dove vengono analizzati in modo da elaborare modelli che permettono, ad esempio, di predire l'evoluzione della malattia e selezionare la cura più efficace e nei tempi più rapidi.

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Le prime applicazioni concrete messe a punto nei due anni di vita del progetto riguardano cardiologia, reumatologia e neuroncologia. Ma la strada è appena all'inizio. Nel frattempo si sta lavorando per mettere in rete anche gli ospedali pediatrici americani: il primo ad aderire potrebbe essere quello dell'università Johns Hopkins di Baltimora. Della rete europea, coordinata dal punto di vista tecnico dalla Siemens, fanno parte accanto al Bambino Gesù, Gaslini di Genova, gli ospedali pediatrici Necker di Parigi, Great Ormond Street di Londra, Europea Genetic Foundation di Bologna. Aderiscono inoltre i centri di calcolo delle università di Atene, Bristol e Genova, Istituto francese Inria, il Cern di Ginevra.

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