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Allarme alghe killer in Francia, gas letali per l'uomo

Neurologia Redazione DottNet | 05/10/2009 15:56

Allarme alga 'assassina' sulle coste della Bretagna. La preoccupazione che sta montando in Francia riguarda le tonnellate di alghe verdi in decomposizione che si sono accumulate sulle coste della Bretagna, le cui esalazioni di un particolare gas sembrano capaci di uccidere in tempi rapidissimi.

Un allarme che ha fatto interrompere le vacanze al primo ministro Francois Fillon, deciso ad affrontare l'emergenza con i suoi colleghi di governo.
I sospetti erano partiti a fine luglio quando, dopo una passeggiata a cavallo sulle spiagge di Saint-Michel-en Grève, l'animale era morto sul colpo e il cavaliere era stato salvato in extremis. Molto probabilmente entrambi sono stati vittima dell'acido solfidrico, un gas che si sprigiona dalle alghe. Lo stesso potrebbe essere accaduto un anno fa quando morirono, in quella zone, diversi cani e un uomo: decessi oggi messi in relazione con le aglhe killer. L'Istituto nazionale per lo studio dei rischi ambientali (Ineris) ha prelevato campioni di aria nella zone ad alta concentrazione di alghe in decomposizione, su richiesta del ministro dell'Ecologia, Chantal Jouannom, che riferisce: "I risultati ottenuti sono negativi".
Nei casi peggiori si è raggiunta una concentrazione del gas vicina alle 1.

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000 parti per milione (ppm), livello che può portare uccidere all'istante un essere umano o provocare danni irreversibili perché attacca il sistema nervoso. Le persone colpite infatti perdono
coscienza, hanno problemi respiratori e spesso edema, ma l'esposizione al gas può provocare anche amnesia, con riduzione delle facoltà intellettive. Per avere un'idea della pericolosità delle concentrazioni di acido solfidrico sprigionate sulle coste bretoni,
basti pensare che nelle fabbriche la soglia massima, fissata da appositi regolamenti, è fissata a 5 ppm per gli ambienti chiusi. Dunque, anche se non in tutte le zone si è raggiunto il picco delle 1.000 ppm, anche in quelle dove le concentrazioni non superano i 500 ppm i rischi per la salute non sono pochi.

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