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Un videogame per l'obesità infantile

Pediatria Redazione DottNet | 08/09/2008 19:53

Potrebbe essere un'arma contro l'obesità infantile, uno dei problemi di gran parte dei paesi occidentali; i videogame dell'ultima generazione avrebbero la capacità di far bruciare ai piccoli giocatori il quadruplo delle calorie rispetto a quelle bruciate durante un normale gioco al computer.

Bambini sempre più grassi e sedentari? Un valido 'antidoto' all'obesità infantile, uno dei problemi emergenti di salute pubblica in gran parte dei paesi occidentali, sarebbe rappresentato dai videogame di ultima generazione, i cosiddetti videogame attivi: secondo uno studio dell'Università di Hong Kong, infatti, i piccoli impegnati in tali giochi bruciano il quadruplo delle calorie rispetto a quelle bruciate durante un normale gioco al computer. Secondo la ricerca, pubblicata sulla rivista 'Archives of pediatrics and adolescent medicine - Jama', i bambini che utilizzano videogame attivi (in cui i giocatori fanno esperienza di varie attività fisiche in un mondo virtuale, dal bowling alla pesca al tennis), infatti, bruciano una quantità di calorie per minuto superiore di oltre quattro volte rispetto ai piccoli che utilizzano videogame 'classici' (in posizione seduta e non eretta), ed anche il loro ritmo cardiaco risulta accelerato.

Una buona notizia, vista la crescente diffusione di questo tipo di giochi tra i più giovani, tanto che si stima che negli Stati Uniti ben l'83% dei bambini e ragazzi tra gli 8 e i 18 anni utilizzino videogame nelle loro stanze da letto.

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Ma se i videogame tradizionali, da 'seduti', avvertono i ricercatori, possono contribuire al problema dell'obesità infantile, quelli attivi di ultima generazione, invece, possono rappresentare parte della soluzione al problema. ''Per prevenire l'aumento di peso nei bambini - affermano gli autori dello studio - è necessaria una riduzione di circa 150 calorie al giorno rispetto alle calorie totali assunte; una riduzione possibile praticando questo tipo di giochi per 35 minuti al giorno''. Insomma, è la proposta dei ricercatori, i videogame attivi ''possono contribuire a risolvere l'emergenza legata all' obesità infantile''. Il punto, osserva Russell Pate della South Carolina University in un editoriale che accompagna lo studio, è che la diffusione dei giochi elettronici tra i giovanissimi ''non andrà riducendosi. Dunque, se vogliamo incentivare l'attività fisica nel contesto della società contemporanea - afferma - dobbiamo in un certo senso combattere il fuoco con il fuoco''. In altri termini, conclude l'esperto, ''i videogame attivi possono essere un antidoto alla pericolosa diffusione degli intrattenimenti sedentari''.

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