Una scatolina per combattere il diabete: è l'ultima novità in materia e potrebbe rappresentare la svolta per i tanti malati insulino-dipendenti
La speranza è quella di arrivare a trapianti di cellule produttrici di insulina o di isole pancreatiche per curare il diabete in modo definitivo, ma nel frattempo nuove terapie promettono di rendere più facile la vita ai malati: una sola iniezione settimanale di farmaco per controllare il glucosio e una 'scatolina' di materiale biocompatibile del diametro di 4 cm e 2 mm di spessore, contenente cellule che producono insulina. La scatolina, unita a un sistema di rilascio localizzato di farmaci immunosoppressori, viene impiantata nel pancreas e sostituisce le cellule produttrici di insulina distrutte dalla malattia. Le novità arrivano in coincidenza del congresso europeo di diabetologia che proseguirà nei prossimi giorni, dal quale escono dati preoccupanti: la malattia cresce fra i giovani, ed è proprio quello nella forma che rende bambini e giovanissimi schiavi di iniezioni quotidiane di insulina a causa della distruzione delle cellule che la producono.
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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