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Reazioni avverse ai farmaci nel paziente anziano: che fare?

Geriatria Redazione DottNet | 08/04/2009 13:04

Come prevenire le reazioni avverse ai farmaci (Adverse Drug Reactions = ADR) nei pazienti anziani? Non trattare patologie non gravi con farmaci più potenti se non quando è assolutamente necessario; evitare prescrizioni inappropriate; valutare il rapporto rischio/beneficio per ogni prescrizione; non privare un paziente di un farmaco indispensabile solo per timore di un eventuale ADR; conoscere le schede informative dei farmaci e tutti i meccanismi che sono alla base delle ADR.

Suggerimenti che arrivano da un articolo pubblicato dalla rivista Recenti Progressi in Medicina.

I ricercatori del Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento dell’Università di Roma La Sapienza ricordano: “Ad oggi, le ADR hanno dimostrato di essere un fenomeno ingravescente soprattutto in Geriatria e ciò è testimoniato dal fatto che molte condizioni cliniche ricorrenti del paziente anziano, quali per esempio deterioramento cognitivo, delirium, depressione, cadute, fratture, incontinenza urinaria possono essere espressione di ADR. In particolare, alcune problematiche peculiari renderebbero il soggetto anziano maggiormente suscettibile e vulnerabile all’insorgenza di reazioni avverse: alterazioni farmacodinamiche e farmacocinetiche, ridotta compliance, interazioni farmacologiche, prescrizioni inappropriate, sovrautilizzo e sottoutilizzo dei farmaci, sindromi geriatriche. È necessario pertanto sviluppare strategie opportune per prevenire le reazioni avverse ai farmaci negli anziani”.

Le ADR più frequenti sono quelle che derivano da un effetto farmacologico eccessivo ma prevedibile; le altre reazioni, invece, originano da effetti tossici non direttamente correlati agli effetti farmacologici attesi e per questo imprevedibili e gravi: si possono e si devono prevenire le ADR conoscendo a priori i fattori che possono modificare l’azione dei medicamenti. Soprattutto in Geriatria, dove l’alta prevalenza di polipatologie rende di fatto in larga misura inevitabile la somministrazione contemporanea di più farmaci nello stesso paziente, la suscettibilità individuale deve essere studiata specificamente per prevenire le ADR. “In considerazione dell’elevato rischio di ADR in geriatria, possiamo ribadire che, ancora oggi, la fondamentale affermazione della Scuola salernitana «Primum non nocere» è oltremodo valida”, concludono i ricercatori.

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