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Dieta con pochi zuccheri, riduce il rischio acne

Dermatologia | 04/11/2009 11:34

Una dieta a basso indice glicemico riduce significativamente la presenza dei brufoli. Lo affermano i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology, studio che a Venezia sarà tra l'altro all'attenzione degli specialisti dell'Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI) che daranno vita al loro 48/o Congresso Nazionale.

''In soggetti geneticamente predisposti - spiega Vincenzo Bettoli, responsabile dell'Ambulatorio Acne dell'Ospedale di Ferrara e componente dell'Italian Acne Board - un eccessivo consumo di cibi con alto indice glicemico come pane bianco, patate, miele e ovviamente zucchero, può essere fattore di induzione e di peggioramento dell'acne''. L'indice glicemico (IG) rappresenta il potenziale che ha un alimento di elevare la glicemia indipendentemente dal suo contenuto di zuccheri, spiega Bettoli, secondo cui il valore dei vari cibi non dipende solo dalla qualità dei carboidrati contenuti ma anche dalla contemporanea presenza di proteine e grassi che fanno variare la velocità di assorbimento intestinale.

''Per quanto riguarda l'acne - dice Patrizio Mulas, presidente ADOI - tutto è legato alla presenza di una sostanza (IGF1) che ha recettori in tutto l'organismo che spesso scambia con l'insulina, prodotta proprio in risposta al cibo ingerito''. Questa sostanza, nella pelle stimola la proliferazioni di sebociti, cheratinoici e genera grassi nonchè alcuni ormoni androgeni. In particolare si è visto che la concentrazione di IGF1 è più alta nelle donne con l'acne sia in termini di lesioni totali che infiammatorie. ''Questi risultati suggeriscono che c'è un legame tra il regime alimentare e la salute della pelle e che una dieta squilibrata e ad alto indice glicemico può giocare un ruolo importante nell'acne - conclude Patrizio Sedona, Presidente del Congresso di Venezia -. Ma è chiaro che sono necessari altri studi''.

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