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Medico GB, da aspirina salva-cuore più rischi che benefici

Cardiologia | 17/11/2009 13:45

I medici dovrebbero smettere di prescrivere aspirina per prevenire problemi cardiovascolari in pazienti che, pur affetti da ipertensione o diabete, non ne hanno mai avuti: gli effetti negativi potrebbero superare quelli positivi. Ne è convinto Ike Iheanacho, Direttore del Drug and Therapeutics Bulletin britannico.

Secondo il medico - riporta il 'Daily Mail' - a tantissimi ipertesi e diabetici viene prescritto l'acido acetilsalicilico in dosi basse, perché sono considerati pazienti a rischio di infarto. In più, molte persone di mezza età in tutto il mondo assumono regolarmente questo farmaco, anche ogni giorno, per ridurre il rischio di problemi cardiaci. E' infatti noto che l'aspirina può diminuire fino a un terzo il pericolo di infarto e ictus, anche se persistono dubbi sui suoi effetti in persone che non hanno mai avuto disturbi cardiaci.

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Negli ultimi mesi gli studi hanno aggiunto evidenze a sostegno della tesi secondo cui l'aspirina sarebbe controproducente come prevenzione primaria. Iheanacho è convinto che questa pratica debba essere abbandonata del tutto. Il rischio è infatti quello di pericolosi sanguinamenti gastrici, senza ottenere alcun beneficio in termini di salute delle arterie e del cuore. Chi è in cura con il farmaco, comunque, non deve smettere di assumerlo senza prima consultare il proprio medico, consiglia l'esperto.

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