Se il diabete viene immediatamente aggredito con cure appropriate, diminuiscono nel tempo i rischi d'infarto.
'Aggredire' il diabete del tipo II sin dal momento della diagnosi con trattamenti farmacologici mirati, fa diminuire decisamente nel tempo i rischi di infarto e di morte per complicazioni legate alla patologia. A scoprire i benefici anche a 20 anni dalla diagnosi della malattia, per i pazienti che hanno preso sin dall'inizio medicinali capaci di tenere i zuccheri nel sangue sotto controllo, è la 'seconda parte' di una indagine britannica realizzata da studiosi dell'universita' Oxord sotto la guida di Rury Holman. Pubblicata sulla rivista scientifica 'New England journal of medicine', la ricerca ha controllato per ulteriori 10 anni la salute di circa 3.300 pazienti diabetici che erano già stati seguiti per 10 anni in precedenza, quando cioè gli era stato diagnosticato il diabete.
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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