C'è la necessità urgente di intensificare in Europa gli sforzi per prevenire e combattere le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer o il Parkinson che colpiscono più di 7 milioni di europei.
Lo ha sostenuto l'Europarlamento accogliendo la proposta di un progetto pilota per la cooperazione congiunta della ricerca in questo campo. L'obiettivo: ridurre la frammentazione degli sforzi mettendo in comune competenze, conoscenze e risorse finanziarie. I deputati europei chiedono però agli Stati membri di andare oltre impegnandosi nello sviluppo e nell'attuazione di ''un'agenda comune di ricerca nell'ambito delle malattie neurodegnerative''. Non si tratta di creare nuove strutture burocratiche ma rafforzare il coordinamento, attualmente relativamente basso, tra gli Stati membri. I deputati ne sono convinti: ''I test diagnostici precoci, la ricerca dei fattori di rischio (quali l'ambiente) e i criteri di diagnosi precoce - dicono - sono fondamentali''.
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
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